Domina la Val d'Agri, adagiandosi a mo di gigantesca nave su tre colline dell'Appennino Lucano.

Questo paese non ha subito una crescita affrettata ma custodisce ancora intatte le tracce del suo passato; tracce indelebili e ancora presenti nelle sue architetture e nei suoi monumenti.

Marsico Nuovo fece parte della federazione delle città lucane che si opposero alla conquista romana in Lucania. Successivamente alla sua incorporazione nell'impero romano, la città visse un periodo di grande vitalità economica e politica, grazie alla sua posizione principale sulla via Herculea che attraversava l'intera regione Lucana, collegando le colonie romane di Venusia e Grumentum.

Il suo centro storico, dall'aspetto medioevale, è piacevole da visitare e percorrere a piedi. Testimonianze del periodo medioevale sono visibili in tratti di mura, in avanzi di torri e nei bellissimi ed eleganti palazzi nobiliari come l'imponente Palazzo Pignatelli del XVI sec.,ora sede del Comune, dallo stile sobrio ed elegante, e presenta un bellissimo portale che immette in un cortile ad arcate su cui è affrescato lo stemma dei Principi Pignatelli, signori di Marsico dal 1638 al 1806, anno in cui fu abolita la feudalità.

Il fascino di questo paese sta nell'intrico di strade, vicoli che sbucano a sorpresa davanti a delle magnifiche Chiese che conservano preziose opere di celebri artisti. (la Chiesa di San Michele dichiarato monumento nazionale, la Cattedrale di San Giorgio, la Chiesa di San Gianuario).

Ciò che contraddistingue questa ridente cittadina è anche il calore, la simpatia della gente e i sapori di una cucina che ancora conserva la genuinità di ingredienti poveri, ma ricchi di gusto capace di soddisfare anche i palati più raffinati.