I Sassi materani, dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità, sono un agglomerato di anfratti e di case scavate nella roccia calcarea nei quali l’uomo ha vissuto da tempo immemorabile e ove spesso ogni casa è il tetto e la base dell’altra e viceversa.

I Sassi nel loro insieme paesaggistico, architettonico e artistico hanno rappresentato e continuano a rappresentato la scenografia naturale per molti uomini di cultura: Pasolini vi ha girato "Il Vangelo secondo Matteo",Carlo Levi descrisse il fascino selvaggio e primitivo dei Sassi nel suo "Cristo si è fermato a Eboli",mentre recentemente il grande attore e regista Mel Gibson vi ha ambientato il suo colossal "La Passione di Cristo".

Altro insediamento rupreste con grotte scavate nella roccia e abitate dall’uomo, simili ai Sassi di Matera si possono ammirare nel Parco Archeologico dell’Antica Volcei (comune di Buccino SA).

Abitata fin dal periodo neolitico, i Sassi diventano rifugio di gruppi di monaci scampati alle persecuzioni iconoclaste d’oriente e di cui restano molte testimonianze artistiche: chiese rupresti, statue, icone,sacrari, absidi, altari. Cessate le persecuzioni, scomparsi i monaci verso il 400, cominciarono ad insediarsi anche gruppi di contadini che si appropriarono completamente degli antichi rioni per viverci con i loro animali.

IL MUSEO NAZIONALE D. RIDOLA, creato alla fine dell’800 con la collezione privata del medico e matematico Domenico Ridola ospita un importante materiale archeologico della zona del materano.